STANCHEZZA IN GENERALE

Si calcola che un terzo delle persone che si recano dal medico lo faccia per un problema di stanchezza. Quali sono le cause più frequenti di questa stanchezza?

Difficile stilare una lista di frequenza di cause, ma prima di tutto bisogna escludere la presenza di infezioni, sia batteriche che virali o parassitarie. 

Subito dopo vanno prese in considerazione la depressione o le malattie psicosomatiche, senza dimenticare che anche i tumori, più frequentemente linfomi e leucemie, possono essere alla base di questa stanchezza. 

Tra le cause più frequenti e spesso sottovalutate vi è l’assunzione di farmaci quali sedativi, ipnotici, tranquillanti, analgesici, steroidi e betabloccanti, specialmente quando assunti in quantità eccessiva o comunque non controllata. 

È ovvio poi che l’anemia, il diabete mellito e l’insufficienza surrenalica o gli squilibri del calcio e del sodio vanno ricercati ed esclusi. Inoltre una delle cause più frequenti e che devono essere escluse in presenza di questo sintomo, è l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, in altre parole una tiroide che non funziona bene. 

Non va dimenticato peraltro che nella maggior parte dei casi la stanchezza è transitoria e si spiega con cause ben conosciute quali l’iperlavoro o lo stress e basta un po’ di riposo per migliorarle, e comunque non determina molta preoccupazione. Tutti noi andiamo incontro durante l’anno a periodi di stanchezza più o meno severa che però è quasi sempre di breve durata. Una volta che il medico ha escluso o sa di poter già escludere queste cause può essere preso in considerazione anche una diagnosi di sindrome da fatica cronica (CFS).

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